Per un anno ho registrato con un termoigrometro analogico la temperatura e l’umidità relativa all’interno del mio studio. Mi sono accorto che la sola presenza del mio corpo modifica in modo sostanziale le condizioni atmosferiche dell’ambiente. Questo è ben visibile dalle variazioni sulla carta diagrammata impresse dal pennino inchiostrato. Mi sono divertito, accanto alla linea originale, a simularne una verosimile, artefatta e indistinguibile.
Contributo di
Federico Cavallini