Il 22 marzo 1991, una grande marcia di protesta a Bamako, capitale del Mali, viene repressa violentemente; quattro giorni dopo, il dittatore Moussa Traoré è deposto da un colpo di stato guidato dal generale Amadou Toumani Touré. In quei giorni Giorgio Lolli atterra a Bamako, con sé in valigia ha un’antenna camuffata da bisturi elettrico. Alla dogana dichiara che si tratta di materiale sanitario. La notte stessa, di nascosto, assembla la rudimentale attrezzatura montandola su un palo coperto di rampicanti e già dall’indomani iniziano le trasmissioni della prima radio libera maliana. Si chiamerà Radio Bamakan, “il coccodrillo che parla”.
Contributo di
Francesco Eppesteingher