Il primo insetticida della storia, il Flit, arrivò in Italia dall’America. Il nome sarebbe l’acronimo di Fly-Tox, ovvero tossico per mosche, ma la parola stessa, sembra un’onomatopeica, evocando il rumore emesso al momento della nebulizzazione del liquido. Il Flit fu un brevetto che cambiò la storia: nel dopoguerra gli aerei americani sganciarono quantità infinite di questo insetticida, bonificando intere aree del pianeta dalla malaria. La pompetta ad uso domestico era decisamente pratica per le massaie, una specie di pompa da bicicletta con alla sommità un vasetto di lamiera che, riempito della lozione chimica, fuoriusciva grazie all’azione dell’aria compressa. Il Flit era un liquido molto potente: fatale per gli insetti, terribilmente urticante per gli uomini; se lo si respirava, si avvertiva subito una sensazione di bruciore agli occhi quanto alla gola Usato per anni interi, assicurò la pace del sonno ma sparì dal commercio quando si attestò la sua pericolosità per la salute.
Fly-Tox, prodotto dagli Stabilimenti Italiani GIBBS - Milano.
Contributed by
Daniela Tazzi