Un saggio-itinerario che segue due linee guida, la prima parla di “spaesamento ecumenico”, vale a dire della nuova collocazione in cui è venuta a trovarsi la Terra per opera della scienza e della tecnica, in particolare in seguito alla installazione di un occhio meccanico posto nel remoto spazio del di fuori. La seconda idea-guida parla di “stato dello specchio della terra”: il pianeta è entrato in una condizione che rende possibile il suo costante vedersi, il rispecchiamento della sua totalità istante per istante, grazie all’enfatiasi dei mezzi di comunicazione e dell’estensione dello sguardo ben otre l’orizzonte terrestre. Il saggio rtaccia una mappa discontinua mappa, delineata nei suoi aspetti molteplcii sia di spazio fisico che di spazio immaginario…ciò vuol dire che la consocenza si traduce immediatamente in esperienza, itinerario, nel corso del quale si delinea una nuova figura, intesa proprio come modalità possibile di esperienza: la figura dello “psiconauta” che viene contrapposta polemicamente all’altra figura che ha inaugurato l’oggi, la figura del “cosmonauta”…
Courtesy MAXXI, Roma
Contributed by
Stefano Chiodi