Originariamente realizzato per la Biennale di Venezia del 1968, una mostra politicamente impegnata che coincideva con la fase finale della guerra del Vietnam.
Il lavoro di Lamelas consisteva in un elegante ambiente d’ufficio dotato di mobili e ornamenti progettati dal produttore italiano Olivetti e chiuso dietro un divisorio in plexiglass. L’installazione veniva attivata ad intervalli: una donna ben vestita sedeva nell’ufficio e leggeva ad alta voce le trasmissioni in diretta sulla guerra ricevute tramite un telex dell’agenzia di stampa italiana ANSA. Quando era assente i visitatori potevano sollevare i ricevitori del telefono fuori dall’ufficio per ascoltare le registrazioni dei rapporti in diverse lingue.
L’opera fa parte della collezione del MoMA ed è una ricostruzione unica della presentazione originale, composta da arredi ed strumenti elettronici d’epoca, una rievocazione della performance che utilizza notizie dell’epoca.
Con questa installazione performativa, Lamelas ha riflettuto sulla natura mutevole, a volte paradossale, del tempo e della comunicazione in una fiorente società dell’informazione. L’immediatezza con cui le informazioni vengono diffuse - registrate e trasmesse anche mentre gli eventi si stanno svolgendo - ha il potenziale per saturare eccessivamente il suo pubblico e diminuirne l’impatto. Qui la recitazione di notizie in tempo reale sulle atrocità della guerra in un contesto sterile e burocratico rispecchia l’ironia insita in un’esperienza del mondo sempre più connessa ma sempre più alienata.
Publication excerpt from MoMA Highlights: 375 Works from The Museum
of Modern Art, New York (New York: The Museum of Modern Art, 2019)
Contributo di
Juan Pablo Macías