Rivista fondata da Alberto Boatto dopo la conclusione della sua esperienza con “cartabianca”. Ne uscì un unico numero nella primavera del 1969, cui parteciparono i nomi più in vista della critica militante del tempo. L’originale veste grafica era di Magdalo Mussio.
Courtesy MAXXI, Roma
“..per Boatto il momento della riflessione critica come equivalente. in campo intellettuale, della creazione artistia, cioè Boatto concepisce la critica come una attività indipendete dalla necessià, per esempio, di sostenere o meno un artista…per lui la critica era un esercizio rigorosamente un atto intellettuale totalmente indipendente e alieno da politiche e strategie di mercato…l’atto critico è sostanzialmente un atto di scrittura”
Stefano Chiodi in Rubriche d’Aria 13.
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Stefano Chiodi