«Occorre dire che il Soffio che era nel Caos divenne amoroso dei propri princìpi, e che è da questo movimento in avanti, da questa specie d’idea che esclude le tenebre, che un desiderio cosciente è nato. - E vi sono nel Sole stesso delle sorgenti vive, una idea di caos ridotto e
completamente eliminato.
Ora, ciò che nel corpo umano rappresenta la realtà di questo soffio, non è la respirazione polmonare, che rispetto
a questo soffio sarebbe ciò che il sole nel suo aspetto fisico è rispetto al principio della riproduzione; ma quella specie
di fame vitale, mutevole, opaca, che percorre i nervi colle sue scariche, ed entra in lotta con i princìpi intelligenti
della testa. E questi princìpi, a loro volta, ricaricano il soffio polmonare e gli conferiscono tutti i suoi poteri. Nessuno
potrà pretendere che i polmoni che ridanno la vita non siano sotto il comando di un soffio venuto dalla testa. E la testa di Elagabalus, dio d’Emesa, ha da sempre molto lavorato.»
Contributo di
Juan Pablo Macías