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Posizione Livorno, IT
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Visibilità

ora d’aria. passeggiare ascoltare guardare

« le nuvole erano lì per tutti, non erano soggette a tasse: erano libere » —Alfred Stieglitz

Appena tornerà il « sole », saranno proposti una serie di percorsi a piedi nella città di Livorno per prendersi una ora d’aria, accompagnati da tracce sonore selezionate dall’ archivio d’aria , sparse nella città e ascoltabili attraverso codici QR.

Conosciamo due forme di cloud-life: una meteorologica e una informatica. Qui, in Ora d’Aria, le stiamo riunendo, includendo i loro felici incontri, così come le loro contraddizioni. Una non è surrogato dell’altra. Come ha affermato la Raindance Foundation in Radical Software I:

«La nostra specie non sopravviverà né rifiutando totalmente né abbracciando incondizionatamente la tecnologia, ma umanizzandola: consentendo alle persone di accedere agli strumenti informativi di cui hanno bisogno per modellare e riaffermare il controllo sulle loro vite. Non c’è motivo di aspettarsi che la tecnologia sia sproporzionatamente cattiva o buona rispetto ad altri regni della selezione naturale. L’automobile come specie, ad esempio, una volta era una cosa buona. Ma ora ha oltrepassato la sua nicchia ecologica e ha sconvolto il nostro equilibrio o la nostra vita ottimale. Solo trattando la tecnologia come ecologia possiamo curare la scissione tra noi stessi e le nostre estensioni. Dobbiamo mettere buoni strumenti in buone mani, non rifiutare tutti gli strumenti perché sono stati usati in modo improprio a beneficio solo di pochi .»

I contributi audio sono stati inseriti nell’archivio durante il primo lockdown, passeggiando tra l’uliveto e i boschi, con le cuffie nelle orecchie e lo smartphone in mano, le riproponiamo oggi, per un vagabondaggio nelle strade della città accompagnato da poesie sonore, trasmissioni radio, musica e altri file audio.

In una conversazione tra John Cage e Morton Feldman in Radio Happenings (1966) Morton condivide con Cage un pensiero su un fatto della realtà:

« John, non diresti che ciò che dipende da ciò che chiamiamo la realtà, e ciò che non ci piace, lo consideriamo un’intrusione nella nostra vita? Di conseguenza, sento che quello che sta succedendo è che siamo continuamente intrusi … [Cage: questo ci renderebbe molto infelici … ] oppure ci arrendiamo a questa intrusione e la chiamiamo cultura. »

Il dialogo continua con approfondimenti sull’ambiente, sul rumore, sulla creazione come intrusione nell’ambiente, sui tempi morti, sul desiderio. Nonostante l’importanza delle idee di Cage all’epoca, nell’ascoltare la realtà, nell’adattarsi ad essa e nell’accoppiare l’azzardo, il desiderio e la belleza, è abbastanza ovvio per noi, oggi, che l’intrusione e la colonizzazione dell’ambiente, dell’aria, attraverso le lunghezze d’onda e il controllo aereo, ci rende molto infelici.

Non c’è spazio per la solitudine, per il silenzio, per distruggere la sintassi dell’esercito, per silenziare le parole d’ordine in modo da poter vivere la nostra vita.

Staccarsi dalla cultura, staccarsi dall’intrusione del regime, per un’ora d’aria, divagare ascoltando altro, con lo sguardo smarrito, al di là della società istituita, là dove c’è poesia, dove c’è vita, dove ci sono nuovi valori in attesa…

… per te, una mappa di Livorno
con tracce provenienti dalla nostra vita sulla nuvola
sparse in giro, sotto il cielo …