In questa audio-performance, Cesare Pietroiusti segue il percorso che l’aria fa dall’esterno all’interno del nostro corpo, facendo vibrare nella cavità orale, la lingua. Un atto fisico e di godimento che associa l’attività di parola ad una condizione autoerotica.
« …il piacere, quello della mente e quello del corpo, tutto parte da lì, da qui rrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr e si propaga circolarmente in tutte le direzioni, come un’onda nell’aria… »
Alla fine degli anni Settanta, in concomitanza con il compimento degli studi di Medicina con una tesi in Clinica Psichiatrica, Pietroiusti si avvicina al centro studi Jartrakor, fondato a Roma da Sergio Lombardo, contribuendo allo sviluppo della teoria « eventualista », che propone un modello di ricerca fra sperimentazione artistica e analisi scientifica. Nel corso degli anni Ottanta, l’artista partecipa al Gruppo di Piombino, sperimentando una serie di pratiche d’interazione con il pubblico che anticipano le poetiche del quotidiano diffusesi poi negli anni Novanta. Nei decenni successivi, Pietroiusti si allontana progressivamente dalle modalità convenzionali del sistema dell’arte praticando – attraverso l’ironia, il paradosso e il coinvolgimento inconsapevole dell’altro – un’azione di continuo ripensamento delle attuali logiche di scambio economico e di comunicazione sociale. Negli ultimi anni la sua pratica ha individuato nella prassi laboratoriale un modello che, coniugando attività formativa ed espositiva, offre possibilità di sviluppo orizzontale del pensiero e della conoscenza e di superamento delle strettoie disciplinari